Le persone con disabilità, sia direttamente sia attraverso le Associazioni che esse stesse hanno creato, si ritrovano quotidianamente a combattere piccole e grandi diseguaglianze, a fare i conti con pregiudizi e discriminazioni.
Si pensi ai giovani con disabilità oggetto di bullismo, agli anziani con disabilità che vengono estromessi dalla gestione della propria vita e del proprio patrimonio, alle donne con disabilità vittime di violenza; si pensi alle persone con disabilità plurime – le più indifese - che possono subire violenze di ogni genere e, talvolta, non avere neppure la possibilità di rendersene conto o denunciare.
Come prevenire la violenza e come far emergere le richieste di aiuto?
Sicuramente serve maggiore consapevolezza da parte delle stesse persone con disabilità e servono maggiori competenze da parte di chi opera all’interno delle Associazioni di persone con disabilità. Il progetto, sviluppato nell'area metropolitana di Milano, e più precisamente negli ambiti di Milano Città e di Garbagnate Milanese, ha tra i propri partner le seguenti associazioni:
- UICI Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Onlus-Aps, Consiglio Regionale Lombardo
- ANMIC Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili, Sezione di Milano
- SVS Donna Aiuta Donna Onlus
- Forum della Solidarietà della Lombardia Odv
La costruzione della rete dei partner di progetto ha visto protagoniste due delle Associazioni storiche delle persone con disabilità UICI e ANMIC, con il supporto determinante di ENS che figura come soggetto associato.
Il Forum della Solidarietà della Lombardia ODV, avendo sede all’interno dell’Ospedale Policlinico, ha facilitato il collegamento ed il coordinamento con il Centro Antiviolenza della Fondazione IRCCS Ca’ Granda mentre SVS Donna Aiuta
Donna Onlus ha messo a disposizione la propria esperienza nella gestione delle vittime di violenza e la loro tutela legale.
UICI, in quanto capofila, ha diretto il progetto e tutti i partner hanno partecipato alla Cabina di Regia e, in varia misura e in base alle proprie competenze e capacità, a tutte le azioni progettuali.
Le attività realizzate sono state:
- avvio di un osservatorio territoriale per indagare il fenomeno della violenza sulle persone con disabilità;
- formazione: 3+3 seminari rivolti agli operatori delle Associazioni, 3+3 seminari rivolti agli operatori dei Centri antiviolenza, 3 incontri riservati ai volontari del servizio di ascolto “Voce Amica”;
- diffusione di uno spot video su canali televisivi locali e nel circuito della metropolitana milanese;
- realizzazione di uno spot cartoon sul bullismo nei confronti degli studenti con disabilità;
- realizzazione del servizio di ascolto telefonico “Voce Amica” a disposizione gratuitamente di tutte le persone con disabilità vittime di una qualche forma di violenza (fisica, psicologica, economica, sessuale, ecc…), presidiato da operatori volontari delle nostre Associazioni a cui ci si può rivolgere per chiedere aiuto o semplicemente informazioni, potendo contare sull’anonimato e sulla riservatezza.
Ci si aspetta che presso le Associazioni coinvolte vi sia ora una maggior conoscenza e consapevolezza nel gestire le situazioni in cui sono protagoniste persone con disabilità vittime di violenza, così come ci si aspetta che i Centri Antiviolenza abbiano una maggiore conoscenza e consapevolezza di ciò che comporta la disabilità in termini di difficoltà/possibilità di comunicazione (ad esempio disabilità sensoriali) o difficoltà/possibilità di comprensione (ad esempio disabilità cognitivo-relazionali).